Durante i primi anni di vita, circa il 20-30% dei bambini può mettere in atto alcuni comportamenti di rifiuto verso i cibi nuovi e sconosciuti.
Come intervenire
È bene ricordarsi che l’evoluzione alimentare procede di pari passo con lo sviluppo delle abilità e della crescita; pertanto, un rifiuto del bambino può rappresentare una parziale conquista di autonomia e di indipendenza nel voler decidere i propri gusti a tavola. Di fronte a questi comportamenti alimentari il genitore dovrebbe dimostrarsi paziente e rilassato, senza obbligare o forzare il bambino a consumare il pasto, poiché si potrebbe incorrere nell’effetto opposto.
Come far mangiare un bambino selettivo
Per assicurare un’alimentazione equilibrata i genitori dovrebbero seguire alcuni accorgimenti:
- Per i bambini tutti i cibi inizialmente sono sconosciuti e lo schema di accettazione dei cibi nuovi o cibi salutari può richiedere molto tempo, fino anche a 12-15 esposizioni. I cibi devono quindi essere offerti ripetutamente con molta pazienza affiancando gli alimenti non graditi assieme a quelli di suo gusto per invogliarlo e incuriosirlo ad assaggiare il piatto.
- Instaurare delle sane abitudini alimentari, servendo pasti e spuntino di metà mattina e di metà pomeriggio tendenzialmente allo stesso orario. Le merende rappresentano delle occasioni di consumo di alimenti nutrienti, che tuttavia non devono essere eccessivi e sbilanciati poiché potrebbero influenzare negativamente il senso di appetito al pasto successivo.
- Coinvolgere il bambino nei momenti di acquisto e di preparazione delle pietanze è un’ottima strategia per stimolare in lui interesse verso gli alimenti che poi si troverà a consumare a tavola.
- Gli alimenti rifiutati o non accettati non devono essere eliminati dai menù della famiglia si consiglia di continuare a prepararli con una certa regolarità senza predisporre di menù alternativi in caso in cui non venga consumata la pietanza ma semplicemente accettando il rifiuto.