L’emergenza Coronavirus sta portando stress ed incertezze nella vita di ognuno di noi.
Con la chiusura delle scuole e dei servizi le famiglie si sono trovate a riorganizzare la propria vita in poco tempo. In particolare, le famiglie con all’interno una persona con Disabilità subiscono conseguenze importanti in quanto la responsabilità della stessa non è sempre facilmente delegabile a babysitter ma è necessario personale formato. Inoltre, lo stravolgimento delle routine è fonte di ansia e stress.
Le persone con Disabilità hanno subito una drastica restrizione ed interruzione delle attività abituali e gradite, dei rapporti con le insegnanti, gli operatori, gli educatori e con le persone significative. Il rischio di questa situazione è la regressione, la perdita di abilità, la perdita di punti di riferimento, la frustrazione e l’emergere di comportamenti problema. Per prevenire tutto questo potrebbe essere utile mettere in atti le strategie che seguono:
- Spiegazione dei motivi per i quali si è a casa e tutte le attività sono interrotte: in base al livello cognitivo della persona che si ha di fronte è necessario spiegare in modo semplice che cos’è il Coronavirus. Per fare ciò si possono utilizzare e creare ad hoc “Storie sociali” dove spiegare la necessità di rimanere in casa senza la possibilità di uscire. Si possono inoltre creare, con l’aiuto di immagini o fumetti delle semplici spiegazioni.
- Insegnare alla persona a lavarsi le mani di frequente e con accuratezza: è necessario un vero e proprio training per lavarle in modo accurato. Potrebbe essere utile porsi come modello (dando aiuti verbali o fisici se le abilità di cura personale sono parzialmente sviluppate o assenti), visionare dei video educativi o utilizzare le immagini. Per favorire l’accuratezza ed il lavaggio per il tempo necessario può risultare utile l’utilizzo di una clessidra. Al termine del tempo, per aumentare la probabilità che il lavaggio mani si ripeta con le stesse modalità e tempi, è importante usare dei rinforzi positivi, premi, che possono essere sociali o tangibili.
- Insegnare ad utilizzare la mascherina: importante è mostrare come va indossata ponendosi come modello e supportando il tutto con immagini. L’utilizzo potrebbe provocare fastidio sensoriale. Per questo motivo è necessario provare a far indossare la mascherina prima di averne la necessità effettiva e verificare quindi che la persona stessa sia in grado di tollerarla ed indossarla. Nel caso in cui non riesca è necessario abituarla, stando a casa, a piccoli passi e per tempi via via gradualmente più ampi. L’utilizzo di rinforzi, premi, può favorire l’apprendimento;
- Creazione di nuove routine: fondamentale dare nuovo ordine ed un ritmo chiaro alla giornata. In base al livello di comprensione si possono utilizzare programmi della giornata ad oggetti, ad immagini o scritti per scandire la giornata e la settimana, per dare prevedibilità sul quanto manca prima del rientro a scuola o presso il Centro Diurno (segnare il giorno del rientro attaccando l’immagine dell’ambiente su un calendario). Può essere utile segnalare le attività routinarie che in genere si svolgevano ed ora non si svolgeranno barrandole con una croce rossa.
Fondamentale comunicare tutto ciò che per quella persona è importante per prevenire problemi di comportamento; - Scandire le attività della giornata: creare una routine che può comprendere attività di tempo libero (visione di libri, tv, videogiochi, enigmistica facile…), autonomie domestiche (cucinare insieme, stendere, fare il letto, fare la lavastoviglie…), attività di gioco a due (memory, domino, palla, lego…), attività in giardino -qualora sia presente- (percorsi, giardinaggio, giochi…), autonomie personali (fare la doccia, lavare i denti…), attività creative (colorare, tagliare, incollare, dipingere). Quando possibile, alternare i momenti di tempo libero ad altri più strutturati in cui fare qualcosa a tavolino con la persona con disabilità. In questo modo si possono tenere allenati i tempi di attenzione acquisiti nel tempo ed evitare la perdita di abilità in acquisizione o acquisite. Le attività vanno scelte in base agli interessi e attitudini della persona stessa;
- Mantenere contatti con le persone di riferimento: in questo stravolgimento è importante poter avere accesso a familiari o persone significative da parte della persona con disabilità. Si possono attivare videochiamate, messaggi vocali, utilizzo di foto. In questo modo la persona tiene vivi i contatti con i propri riferimenti e ottiene le stesse informazioni da tutta la rete;
- Chiedere aiuto ai professionisti: in caso di difficoltà è importante che il genitore possa contattare, a bisogno, un professionista in modo tale da affrontare insieme quelle che possono essere le difficoltà che emergono nella quotidianità.
Sabrina Urbani – Pedagogista