Laboratorio delle emozioni: quando allenarle diventa importante
Quanto contano le emozioni in un individuo adulto? E in un bambino?
Aiutare i bambini a crescere sta diventando per genitori ed educatori un compito sempre più complesso. Nel mondo moderno ricco di stimoli, esperienze e cambiamenti, i bambini sembrano sempre più indifesi e meno capaci di reagire in modo costruttivo al disagio emotivo.
Non si tratta più solo di insegnare a leggere e a scrivere, a praticare uno sport e ad essere educati. Gli adulti educatori non sono più solo impegnati a fornire ai bambini modalità adeguate di comportamento, ma si sta riscoprendo l’importanza di guardare al mondo interno, quello dei sentimenti, delle emozioni e dei pensieri.
Questo ravvivato interesse è dovuto sicuramente alle evidenze dimostrate da numerose ricerche circa l’importanza di sviluppare una buona competenza emotiva. Come affermano Gottman e Declaire (1997) “bambini emotivamente allenati ottengono migliori risultati a scuola, stanno meglio in salute e stabiliscono relazioni positive con i coetanei. Hanno anche minori problemi di comportamento e riescono a riprendersi più rapidamente dopo esperienze negative. L’intelligenza emotiva permette di essere più preparati ad affrontare i rischi e le sfide della vita.”
Questa affermazione ci permette di capire come l’educazione alle emozioni sia fondamentale per la qualità della vita ed il benessere psico-fisico e richiama gli adulti, genitori – insegnanti – educatori, al loro ruolo di guida anche in questo ambito. Impegno che deve iniziare fin dai primi momenti di vita del piccolo, per proseguire poi per tutto l’arco dello sviluppo.
Perchè allenare le emozioni
La frase citata ci permette di fare un’altra considerazione: la competenza emotiva, come qualsiasi altra competenza, va allenata! Ed ecco come, accanto a sport e corsi più o meno agonistici, si riscopre l’importanza di conoscere e “allenare” competenze riguardanti il mondo interno.
Sempre di più, durante corsi e nel lavoro individuale, mi capita di conoscere bambini e ragazzi “bloccati” dal punto di vista emotivo, che non sanno vivere “di pancia” o che non riescono a tollerare le più piccole frustrazioni. Il malessere psicologico passa dal mondo delle emozioni e dall’incapacità a farvi fronte. Per questo motivo, per favorire il benessere e la prevenzione del disagio, l’Associazione ha pensato di dedicare un percorso ad hoc per il mondo delle emozioni. Ogni percorso è chiamato laboratorio delle emozioni, un’esperienza di gruppo per bambini e interventi mamma-bambino, per imparare a conoscere la parte più intima di sé stessi e dell’altro, favorire una maggiore capacità di riconoscimento e gestione delle emozioni. Questi percorsi psico-educativi hanno carattere preventivo e sono volti a favorire il benessere psicologico.
Essere emotivamente competenti significa conoscere le proprie emozioni, comprenderne la natura, riconoscere e saper dare un nome ai propri stati interni, fino ad acquisire fondamentali abilità di autoregolazione del proprio comportamento. Tutto questo diventa fondamentale per raggiungere un buon equilibrio emotivo e imparare ad affrontare i momenti sfavorevoli in modo più costruttivo, sviluppando quelli che Di Pietro chiama “anticorpi psicologici”.
dott.ssa Giulia Greselin – psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale